Adelchi Negri (1876-1912), allievo di Camillo Golgi, è noto per aver descritto i cosiddetti ‘corpi di Negri’ nelle cellule nervose di animali colpiti da idrofobia, scoperta che si rivelò fondamentale per una diagnosi precoce della rabbia.

Patologo e microbiologo, già gravemente malato, nell’autunno del 1911 si sottopose a un periodo di intenso lavoro a tutela della salute pubblica, minacciata da una nuova epidemia di colera, organizzando presso l’ospedale di Bergamo un laboratorio batteriologico. Migliaia di campioni vennero esaminati, giorno dopo giorno, fino a notte inoltrata. Negri si impegnò senza sosta, animato da un forte senso di responsabilità e altruismo. Al Museo si conserva un attestato che documenta la gratitudine dei cittadini.

 Ritratto giovanile di Adelchi Negri, di profilo, con cappuccio recante la scritta "Pavia"

Ritratto giovanile di Adelchi Negri

 

La città di Pavia testimonia la sua riconoscenza a Negri