Quando è nata l’Università degli Studi di Pavia? Quale fu la vera motivazione della sua fondazione?

“Alle origini dell’Università di Pavia: storia, miti, storia dei miti”, la nuova mostra temporanea del Museo per la Storia dell’Università di Pavia, in collaborazione con il CeSUP – Centro per la Storia dell’Università di Pavia, racconta la fondazione storica dell’ateneo nel 1361 parallelamente a tre miti fondativi sorti nell’arco dei secoli per dar conto di origini antiche.

Sabato 24 e domenica 25 maggio 2025 sarà possibile accedere alla mostra e al Museo dalle ore 10.00 alle ore 18.00 con l’acquisto del biglietto d’ingresso; le visite guidate saranno disponibili alle ore 15.00 e 16.30, al costo aggiuntivo di 5€.

Il percorso, allestito nella sala mostre temporanee del Museo per la Storia dell’Università di Pavia, sarà visitabile dal 20 maggio al 19 dicembre 2025 durante gli orari di apertura del Museo (mar. 15.00-18.00, mer. 10.00-13.00, ven. 10.00-13.00); visite guidate saranno organizzate durante l’anno nelle giornate di martedì alle ore 16.30, a partire dal 27 maggio, e in alcuni sabati e domeniche indicati sul sito del Museo (https://museoperlastoria.unipv.it/), al costo aggiuntivo di 5€ e su prenotazione.

Il mito longobardo, voluto dai Visconti per rafforzare la propria autorità politica e donare lustro e prestigio alla propria nuova dominazione sul territorio pavese, insieme al mito carolingio, nato soprattutto per mano di ex alunni interessati a favorire la propria Alma Mater, e al mito lotariano, sviluppato con l’intento di sottolineare antichità e valore dell’ateneo specialmente in paragone alla neonata Università di Milano, vengono esplorati e districati grazie a una sapiente ricerca storica e storiografica tra documenti e testi antichi.

Il percorso si conclude con l’analisi del mito lotariano, rafforzato nel 1961 in occasione dell’anniversario dalla reale fondazione nel 1361, quando l’ateneo collocò l’altorilievo di Lotario e di Galeazzo II Visconti (effettivo fondatore dell’Università) all’ingresso del palazzo storico di Strada Nuova, compiendo però un frettoloso errore… Nelle fasi finali dell’esposizione, ampio spazio viene dato alla continua e contemporanea ricerca storico-scientifica che evidenzia la realtà dei fatti oltre alle radici dei miti.