Descrizione evento

SABATO 06/09/25

Dalle ore 17.30 alle ore 23.00: apertura straordinaria del Museo, con ingresso GRATUITO

Ore 18.00: visita guidata tra cortili del Palazzo Centrale e mostra temporanea “Alle origini dell’Università di Pavia”; ritrovo alle ore 17.45; costo della visita guidata: 5€

 

Chi furono gli imperatori Lotario I e Carlo IV e come contribuirono alla nascita delle istituzioni culturali pavesi?

Sabato 6 settembre 2025, in occasione della Notte Bianca pavese, il Museo per la Storia dell’Università tenterà di rispondere a questa affascinante quanto complessa domanda. Il Museo resterà aperto e visitabile in via straordinaria dalle ore 17.30 alle ore 23.00; l’ingresso sarà gratuito per ogni visitatore. Dalle ore 18.00 verrà inoltre proposta la visita guidata tra cortili del Palazzo Centrale dell’Università di Pavia e mostra temporanea del Museo “ALLE ORIGINI DELL’UNIVERSITÀ DI PAVIA. Storia e miti fondativi dell’Ateneo tra cortili e mostra temporanea del Museo per la Storia dell’Università”, al costo di 5€ per partecipante. Il ritrovo sarà alle ore 17.45 all’ingresso del Museo, nel cortile dei Caduti del Palazzo Centrale dell’Università.

Il percorso guiderà i partecipanti alla scoperta di altorilievi, monumenti e personaggi storici collocati nei cortili del Palazzo Centrale dell’Università e della mostra temporanea del Museo per la Storia dell’Università, dedicata alle origini dell’ateneo e ai suoi tre miti fondativi, sorti nell’arco dei secoli.

L’Università di Pavia nasce infatti nel 1361, grazie all’interessamento di Galeazzo II Visconti, neo-conquistatore di Pavia e già Signore di Milano, che ottiene dall’imperatore del Sacro Romano Impero Carlo IV il riconoscimento dello Studium Generale pavese. Passa poco tempo però prima che le mire politiche viscontee cerchino di far risalire la fondazione dello Studium a tempi molto più antichi: è l’inizio del mito di fondazione longobardo.

Seguirà un secondo mito, che nel XVI secolo volle vedere connessioni tra la nascita dell’Università di Pavia e Carlo Magno: origini favolose, ancora più antiche e nobili.

Bisogna attendere il Settecento, con Ludovico Antonio Muratori, perché si cominci a parlare dell’infondatezza di queste fabulae; pur tuttavia, nel 1925, l’Università medesima immaginò per sé stessa natali antichissimi, riconducendo erroneamente la propria fondazione al Capitolare promulgato dall’imperatore carolingio Lotario nell’anno 825. In occasione dell’immaginato “undicesimo centenario”, l’ateneo organizzò celebrazioni estese, alla presenza del re, Vittorio Emanuele III di Savoia, e di molti invitati da università italiane e internazionali. Il mito lotariano sopravvisse nell’immaginario comune e fu ripreso nel 1961, quando per l’effettivo sesto centenario fondativo si rispolverò anche la figura di Lotario. In modo un po’ frettoloso, due raffigurazioni di Lotario I e Galeazzo II furono affisse all’esterno dell’ingresso principale del Palazzo Centrale dell’Università di Pavia. Tuttavia, l’evento fu causa di un curioso scambio di persona, scoperto solo in anni recenti… Il visitatore verrà a conoscenza di un’interessante storia di barbe, corone e titoli.

 

 

Luogo

Museo per la Storia dell'Università di Pavia

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